Chirurgo plastico Napoli: Prof. Raffaele Rauso vi da il benvenuto.

MASTOPESSI

L'intervento per rimodellare e dare volume al seno.

Mastopessi Napoli

mastopessiIl dottor Rauso è un chirurgo esperto di mastopessi o lifting mammario a Napoli, un intervento praticato per risollevare e ridare tono al seno che nel corso degli anni, o dopo gravidanze e allattamento e diventato ptosico (cadente) e flaccido. Grazie alla mastopessi è quindi possibile rimodellare la forma del seno per renderlo più sodo e più pieno, sia mantenendo la grandezza originaria e sia aumentandone il volume con l’introduzione di protesi mammarie.

CHI E’ LA CANDIDATA IDEALE PER LA MASTOPESSI?

Mastopessi - lifting del senoLa candidata ideale per una mastopessi è colei che presenta un seno svuotato, cadente e con capezzoli che guardano verso il basso, come spesso accade dopo la lattazione, dopo un rapido dimagrimento o a causa del trascorrere del tempo. Tuttavia esistono anche situazioni di eccessiva lassità del sistema sospensore della ghiandola mammaria (i legamenti di Cooper) che provocano mammelle cadenti e normo-sviluppate, in poche parole il seno si presenta “ben fatto, ma basso”. In questi casi potrebbero esserci le indicazioni per un lifting mammario anche in giovani donne di 20 anni.

LA PRIMA VISITA PER UNA MASTOPESSI

Il primo incontro con il chirurgo rappresenta una fase importantissima per la valutazione del grado di ptosi dei tessuti mammari della paziente. Durante la visita il professionista esamina attentamente la forma delle mammelle, il volume e il loro rapporto con l’intera silhouette e la paziente ha modo di esporre quali sono i risultati che vuole ottenere sottoponendosi a un lifting mammario. Se il suo desiderio è quello di avere un seno non solamente più sodo, ma anche più grande, l’organizzazione dell’intervento di mastopessi a Napoli prevedrà, inoltre, la scelta delle protesi più adatte allo scopo.

COSA FARE PER PREPARARSI ALL’INTERVENTO DI MASTOPESSI

Prima di un intervento di mastopessi, è necessario accertarsi delle condizioni di salute generale della paziente e a tal proposito il chirurgo prescrive una serie di esami quali gli esami del sangue, l’ecografia mammaria, l’elettrocardiogramma e una radiografia toracica. La paziente ha sempre a disposizione uno staff composto da personal assitant e da un collaboratore sanitario, pronti a chiarire qualsiasi dubbio e a dare un valido supporto nella preparazione all’intervento.

IL GIORNO DELL’INTERVENTO

Intervento mastopessiIl giorno stabilito per l’intervento di mastopessi a Napoli, la paziente deve presentarsi in clinica a digiuno e vestita con abbigliamento comodo. Ad aspettarla, c’è la sua personal assistant che la accompagnerà dalla prima fase di accettazione fino alle sue dimissioni. Subito dopo la fase del ricovero, il chirurgo effettua i disegni operatori con precise misurazioni della pelle.

L’INTERVENTO DI MASTOPESSI

L’intervento di mastopessi (con o senza introduzione di protesi) ha una durata tra i 90 ed i 120 minuti e si esegue in sedazione anestesiologicamente assistita, evitando così le manovre traumatiche e la lenta ripresa tipiche dell’anestesia generale; ciò permette di eseguire l’intervento in totale sicurezza in day surgery, senza necessità di ricovero notturno in clinica.

MASTOPESSI E MASTOPLATICA ADDITIVA: TECNICHE CHIRURGICHE E CICATRICI

Il lifting mammario può essere dunque associato all’inserimento di una protesi, tuttavia è molto importante sottolineare che l’aggiunta di volumi elevati (generalmente sopra i 300 cc) porterà ad una tensione importante sulle cicatrici che avranno una maggior probabilità di evolvere sfavorevolmente, diventando antiestetiche. In caso di ptosi lieve, l’introduzione di una protesi anatomica ben proiettata, può sopperire alla necessità di effettuare un lifting del seno; per capire quanto il seno può salire dopo l’inserimento della protesi, basterà che la paziente porti le mani dietro il capo e potrà vedere da se, ponendosi dinanzi lo specchio, la nuova posizione delle mammelle che verrebbe raggiunta con una protesi anatomica; se si osserva ancora un seno cadente, sarà necessario associare una tecnica di mastopessi all’inserimento della protesi. La mastopessi, essenzialmente, può essere di 3 tipi:

  • periareolare o mastopessi sec. Benelli;
  • con cicatrice verticale;
  • con cicatrice ad ancora o a T rovesciata.

Incisioni mastopessi
La mastopessi sec. Benelli è una tecnica che comporta la rimozione del tessuto eccedente asportando un anello cutaneo attorno all’areola e ciò permette, al termine dell’intervento, di avere solo una cicatrice costeggiante l’areola. In una mastopessi periareolare, è molto importante inserire una protesi anatomica ben proiettata o addirittura una protesi conica, per contrastare il tipico schiacciamento verso il torace del complesso areola capezzolo (CAC) che dà il cosiddetto aspetto “a testa di pomodoro”.

Se il seno presenta una ptosi più marcata, è necessario aggiungere alla cicatrice attorno all’areola, una cicatrice lungo il polo inferiore, la quale permetterà una “conizzazione” mammaria che conferirà tono, naturalezza e bellezza al seno. In questi casi è utile l’aggiunta di una protesi tonda, non troppo proiettata, per far rifiorire il seno, il quale spesso si presenta anche ridotto di volume. Sarebbe invece da valutare con attenzione l’utilizzo di una protesi anatomica proiettata, in quanto potrebbe determinare, col passare del tempo, un’eccessiva risalita del complesso areola capezzolo (CAC), con un capezzolo che “guarda” eccessivamente verso l’alto.

In caso di ptosi ancora più grave si ricorre, oltre alla cicatrice attorno all’areola e verticale lungo il polo inferiore della mammella, a una piccola cicatrice lungo il solco sotto-mammario, simile all’accesso che si effettua per inserire una protesi nelle mastoplastiche additive standard e, pertanto, la sua presenza non inficerà la qualità del risultato; nelle ptosi molto gravi l’estensione della cicatrice lungo il solco sotto mammario sarà maggiore. Come per le situazioni precedenti, la scelta della protesi da inserire va ponderata attentamente dal chirurgo, il quale potrebbe anche optare per l’utilizzo del tessuto ghiandolare sceso per creare una vera e propria autoprotesi, da riposizionare verso l’alto; quest’ultima soluzione porterebbe un sollevamento del seno e un aumento di volume senza l’uso di protesi.

IL POST OPERATORIO

Nei primi giorni successivi all’intervento di mastopessi a Napoli, il seno apparirà particolarmente voluminoso nella sua metà superiore e i capezzoli potrebbero guardare verso il basso. Tale situazione si risolverà spontaneamente quando l’edema dell’intervento inizierà a scomparire e le protesi o le autoprotesi scivoleranno verso il basso, dando pienezza al polo inferiore della mammelle. In caso di inserimento di protesi in una tasca sotto-muscolare dual plane, è necessario seguire le stesse indicazioni post-operatorie della mastoplastica additiva. Le cicatrici vengono coperte da cerotti chirurgici (steril strip) resistenti all’acqua che rimarranno in loco fino a 3 settimane dall’intervento e che permettono alla paziente di potersi fare la doccia senza rischiare che si stacchino. Un collaboratore sanitario darà alla paziente un’assistenza H24 per una sua maggiore sicurezza e tranquillità e per aiutarla a seguire nella maniera corretta la terapia post operatoria prescritta dal chirurgo. Anche per questo intervento, seguendo scrupolosamente la terapia farmacologica (solo orale, senza necessità di punture), le pazienti non accusano nessun tipo di dolore.

GESTIONE DELLE CICATRICI

Le suture in una mastopessi, generalmente, sono intradermiche, ovvero non devono essere rimosse nel post-operatorio, a meno che non si opti per una sutura superficiale dell’epidermide con aghi molto molto sottili (5/0 o 6/0), la quale verrà interrotta a distanza di circa 15 giorni dall’intervento. È particolarmente importante la corretta gestione post-operatoria delle cicatrici, le quali inizialmente potranno apparire “arricciate”, soprattutto se l’entità della ptosi è notevole. Per ottenere una migliore cicatrizzazione è buona norma seguire le indicazioni del chirurgo per almeno 6-8 mesi dall’intervento il quale prescriverà nel primo periodo specifiche creme cicatrizzanti e a seguire alcune creme anti-cheloidee e spiegherà la corretta modalità dei massaggi che la paziente stessa dovrà eseguire.

L’ALLATTAMENTO DOPO LA MASTOPESSI

Mastopessi allattamentoL’intervento di mastopessi comporta lo spostamento del CAC e in caso di un seno molto cadente, il trapianto dell’areola potrebbe compromettere la futura possibilità di allattamento. La paziente dovrà parlarne con il chirurgo per conoscere la tecnica operatoria a lei più indicata e venire a conoscenza sin da subito dell’eventuale impossibilità di allattare in seguito.

 
VIDEO INTERVENTO MASTOPESSI

 

Qualche foto di questo intervento

Ecco alcune foto del prima e dopo di questo intervento di chirurgia plastica estetica. E’ possibile visualizzare l’intera galleria di foto cliccando il seguente link qui di seguito (guarda la galleria)

Pessi Protesi Tonda Lifting Mammella
Pessi Protesi Tonda Lifting Mammella
Mastopessi Senza Protesi
Mastopessi Senza Protesi
Mastopessi Pessi Peri Areolare Protesi
Mastopessi Pessi Peri Areolare Protesi
Mastopessi Periareolare Roundblock Lifting Seno

Mastopessi Periareolare Roundblock Lifting Seno

Se vuoi saperne di più sulla mastopessi vieni a trovarci a Napoli c/o Viale Maria Cristina di Savoia, 26 (Villa Germana-Clinica Ruesch), 80122, dove opera il Prof. Raffaele Rauso, oppure puoi contattarci al numero di telefono: 340.70.41.839

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