Lifting Viso Napoli
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IL CANDIDATO IDEALE
A differenza della credenza comune che il lifting facciale vada fatto ad età inoltrata (60 anni ed oltre), questo intervento si presenta particolarmente valido quando fatto tra i 40 ed i 50 anni. Lo scopo è quello di riposizionare i tessuti facciali nella loro posizione originale, e non stravolgerli (come purtroppo a volte notiamo sui personaggi dello spettacolo), questo permette di raggiungere risultati armonici e naturali, con un aspetto “fresco” e tonico del volto operato. Una semplice manovra che può essere fatta dal paziente per capire se si è il candidato ideale consiste nel pinzare i tessuti della guancia e trasportarli verso le orecchie, se l’aspetto è naturale e gradevole tale intervento è la risposta alle richieste del paziente.
QUALE LIFTING
Come detto in precedenza esistono diversi tipi di lifting:
- il lifting bicoronale o frontale, atto a pulire la fronte dalle rughe orizzontali normalmente presenti
- il lifting temporale, atto a stirare l’aria peri-orbitaria (ove sono presenti le zampe di gallina) ed eventualmente riposizionare il sopracciglio in una posizione più attraente
- il mini lifting facciale, che si presenta con una cicatrice ridotta rispetto al classico lifting cervico-facciale ed è particolarmente indicato nelle prime fasi dell’invecchiamento
- il lifting cervico-facciale, che mira al ripristino estetico del III inferiore del volto, sopratutto quando viene persa il lineare aspetto del bordo mandibolare, che possono presentare irregolari accumuli di tessuto cadente, nonché al miglioramento del collo
LIFTING FRONTALE O BI-CORONALE
Il lifting bicoronale o frontale, oggigiorno non è una procedura molto richiesta dopo l’avvento della tossina botulinica, in grado di effettuare (quando le rughe non sono troppo marcate) un vero e proprio lifting chimico. La tossina botulinica è un farmaci in grado di creare una denervazione transitoria dei muscoli frontali, che sono i responsabili dell’invecchiamento del III superiore del volto. Il lifting frontale viene effettuato con una incisione lungo il cuoio capelluto quando viene effettuata la tecnica open, oppure tramite 5 piccoli accessi chirurgici (sempre lungo il cuoio capelluto) per effettuare la tecnica endoscopica; l’obiettivo di questo intervento è quello di stirare i tessuti frontali (muscoli e cute), per conferire un aspetto più riposato. Tuttavia è importante sottolineare che, nei casi ove le rughe siano particolarmente profonde o inveterate, può essere utile associare una dermoabrasione cutanea. E’ importante sottolineare che, per mantenere risultati duraturi post-operatori, è importante effettuare i trattamenti con la tossina botulinica anche dopo l’intervento chirurgico.
LIFTING TEMPORALE
Questo lifting è indicato quando il paziente richiede una “tiratina” nella regione delle tempie; questo intervento permette di stirare i tessuti attorno agli occhi e riposizionare, eventualmente il sopracciglio. Viene spesso associato alla blefaroplastica per garantire un ringiovanimento omogeneo. L’accesso chirurgico viene posizionato nel capillizio al di dietro delle tempie.
MINI LIFTING FACCIALE
Questa procedura chirurgica, mini-invasiva, va effettuata quando sono presenti i primi segni dell’invecchiamento e, onde evitare riempimenti ridicoli ed innaturali con i filler, i tessuti vengono semplicemente riposizionato come la natura li aveva creati. E’ necessaria una cicatrice dinanzi all’orecchio che si estende leggermente al di dietro di quest’ultimo, in questo modo si crea una piccola tasca sottocutanea che ci permette di riposizionare i tessuti profondi tramite delle placcature dello SMAS, e successivamente rimuovere l’eccesso di cute presente. La cicatrice che ne esita è quasi sempre agevolmente nascondibile già dai primissimi giorni post-operatori.
LIFTING CERVICO-FACCIALE
Questo intervento chirurgico permette in maniera estensiva il riposizionamento dei tessuti del III inferiore del volto e del collo, può essere associati anche al lifting temporale e /o a quello frontale nel momento in cui la richiesta fosse di un ringiovanimento generalizzato della testa e del collo. L’incisione in questo caso parte dalla regione temporale (nel cuoio capelluto), passa dinanzi le orecchie (come per il mini-lifting) e si estende ampiamente dietro le orecchie e dinanzi l’attaccatura dei capelli nel collo; grazie a questa incisione il chirurgo può effettuare uno scollamento di tutti i tessuti facciali e cervicali, ma sopratutto può allestire un lembo di SMAS e platisma, i sistemi muscolari sotto-cutanei superficiali. Quest’ultimi lembi sono particolarmente resistenti e permettono un riposizionamento stabile dell’impalcatura facciale che non tenderà più a cedere verso il basso. Questo tipo di intervento richiede un’ampia esperienza e conoscenza dell’anatomia facciale, in quanto tra le maglie dei tessuti del volto passa il Nervo Facciale, struttura anatomica importantissima deputata alla mimica ed ai movimenti facciali.
L’INTERVENTO CHIRURGICO E LA DEGENZA
Qualunque sia il tipo di lifting richiesto è tranquillamente effettuabile in anestesia locale con sedazione anestesiologica, pertanto senza anestesia generale, tuttavia se fosse richiesta l’associazione di diversi lifting, ad esempio il cervico-facciale con il frontale, è consigliabile optare per l’anestesia generale a causa della lunga durata dell’intervento. Ogni qualvolta si accede alle logge del collo è molto importante, per le prime 24-48 ore, mantenere in loco una medicazione compressiva e/o eventualmente un drenaggio. Nel caso in cui vengano trattati i tessuti del collo è preferibile lasciare il paziente dormire in clinica per una notte. Nel post-operatorio possono verificarsi dei lividi sul volto (facilmente celabili con del fondo tinta) e un moderato grado di edema (gonfiore), legato alla chirurgia, che si risolverà nel giro di circa 2 settimane.
COME MANTENERE IL RISULTATO NEL POST-OPERATORIO
Una volta conclusa la degenza, ci si troverà dinanzi un volto naturale, con alcuni anni in meno rispetto la situazione pre-operatoria; tuttavia, sebbene la fibrosi cicatriziale interna funga da “freno a mano” contro il nuovo scivolamento dei tessuti verso il basso, è comunque importante prendersi cura del proprio volto con delle sedute di biorivitalizzazione, filler e/o tossina botulinica. E’ importante capire che il lifting non va fatto per “risolvere il problema dell’invecchiamento” e non prendersene più cura, ma semplicemente va fatto quando ci sono le indicazioni, ovvero che l’invecchiamento è avanzato per essere trattato con procedure di medicina estetica. Spesso la paura di un intervento chirurgico o di una cicatrice, spingono il paziente a chiedere infiltrazioni eccessive per “tirare su” i tessuti cadenti (ed ahimè alcuni colleghi li assecondano!), questo genera dei volti innaturalmente gonfi. E’ importante sottolineare che la medicina estetica rientra in quella nota come medicina anti-aging, ovvero medicina della prevenzione all’invecchiamento, ma nel caso i segni dell’aging (invecchiamento) siano già presenti, il buon chirurgo saprà suggerire al paziente la tecnica chirurgica più adatta al caso.
VIDEO INTERVENTO LIFTING
Qualche foto di questo intervento
Ecco alcune foto del prima e dopo di questo intervento di chirurgia plastica estetica. E’ possibile visualizzare l’intera galleria di foto cliccando il seguente link qui di seguito (guarda la galleria)
Se vuoi saperne di più sul lifting del viso vieni a trovarci a Napoli c/o Viale Maria Cristina di Savoia, 26 (Villa Germana-Clinica Ruesch), 80122, dove opera il Prof. Raffaele Rauso, oppure puoi contattarci al numero di telefono: 340.70.41.839