Tra le parti anatomiche che contribuiscono a determinare l’aspetto finale di un individuo ci sono le orecchie. Essendo situate ai lati del cranio in posizione pressoché simmetrica, un difetto a loro carico risulta immediatamente visibile. Una loro sporgenza (ma anche la sporgenza di un solo orecchio) balza all’occhio senza troppo sforzo.
Il difetto delle orecchie ad ansa, maggiormente noto con il nome di “orecchie a sventola” è piuttosto diffuso e può avere vari livelli di accentuazione. I bimbi che ne sono affetti, solitamente vengono derisi dai propri coetanei, vivendo un disagio emotivo che spesso li rende introversi e schivi. Molti genitori, proprio per evitare ai propri figli il peso di dover subire atti di scherno e gesti di bullismo, decidono di sottoporre i propri figli ad un intervento di otoplastica. Allo stesso modo, gli adulti affetti da questo difetto desiderano sovente porvi rimedio in modo definitivo.
Le donne che si ritrovano in possesso di orecchie prominenti, solitamente riescono a rimediare con acconciature che lasciano sciolti i capelli in modo tale da coprire la sporgenza. Il problema non è altrettanto risolvibile per gli uomini, i quali non possono avvalersi del medesimo escamotage.
La chirurgia plastica offre la possibilità di risolvere quella che da molti è vissuta come una forma di grande imbarazzo. L’intervento di otoplastica è risolutivo e a bassissimo impatto. In molti casi basta una semplice incisione nella parte posteriore dell’orecchio e l’asportazione di una porzione di padiglione auricolare per donare alle orecchie l’aspetto giusto e l’inclinazione corretta. Le cicatrici residuali sono, di norma, invisibili proprio poiché posizionate in una zona nascosta.
L’anestesia utilizzata è quella loco-regionale, talvolta affiancata ad una leggera sedazione. Questo contribuisce a favorire una rapidissima ripresa delle normali attività quotidiane e della vita sociale e relazionale, tra l’altro con maggiore sicurezza di sé e autostima.
Il Dott. Raffaele Rauso può aiutarti a correggere un difetto congenito, fonte di imbarazzo.