Sempre più protagonista del piccolo schermo, la chirurgia plastica non poteva con i suoi interventi al servizio della bellezza non conquistare anche il mondo degli adolescenti. In una società dove essere belli è una prerogativa quasi indispensabile non stupisce scoprire come anche gli under 18 desiderino ricorrere alla chirurgia estetica per cambiare il proprio aspetto.
In particolare, tra gli interventi più desiderati pare ci sia la mastoplastica additiva alla quale circa il 39% delle adolescenti italiane pare sia ben disposta a sottoporsi.
Tuttavia, proprio in risposta alla costante crescita del numero di interventi estetici, condotti a volte senza le giuste precauzioni su pazienti minorenni, è stata emanata circa quattro anni fa una legge che vieta a pazienti di età inferiore ai 18 anni di sottoporsi ad interventi di mastoplastica additiva.
La legge del 5 giugno 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.148 del 27 giugno, ed è entrata direttamente in vigore nel 12 luglio, istituendo un controllato registro nazionale e regionale di tutti gli impianti protesici mammari in uso sul suolo italiano, non solo nell’ambito della chirurgia plastica estetica ma anche ricostruttiva.
Sostenuta con vigore da parte della politica e dell’opinione pubblica, la legge pare sia stata anche una risposta al vecchio e noto scandalo delle protesi francesi che realizzate con silicone non adatto all’utilizzo in chirurgia plastica potevano causare la comparsa di malattie neoplastiche.
Pertanto con questa legge si vieta l’impianto di protesi mammaria a soli fini estetici su pazienti di età inferiore ai 18 anni e nell’eventualità sono previste, per i chirurghi che non la rispettano, multe anche fino ai 20.000 euro oltre che la possibile sospensione della professione di medico per un minimo di tre mesi.
É bene però ricordare che in caso di malformazioni gravi dei seni, congenite e non, previa certificazione di un medico convenzionato direttamente dal Servizio sanitario nazionale o da una apposita struttura sanitaria pubblica, la legge non si applica.
Si tratta di una legge importante e osservarla significa proteggere i minori dal compiere scelte azzardate.