Chirurgo plastico Napoli: Prof. Raffaele Rauso vi da il benvenuto.

Con il termine mastoplastica additiva si fa riferimento all’intervento grazie al quale si ottiene un aumento del volume del seno per effetto dell’inserimento di una protesi mammaria, generalmente in silicone. Le primissime protesi si sono affacciate sul mercato negli anni ’60, ma è a partire dagli anni ’80 che si manifesta un vero boom di interventi. Inizialmente i materiali erano di scarsa qualità, causando di frequente problematiche sia nell’immediato post-operatorio che successivamente.

 

Negli anni ’90 il silicone si diffonde in maniera capillare e diventa il materiale principe delle protesi mammarie. Attualmente esistono diverse tipologie di protesi e la ricerca scientifica mira all’utilizzo di materiali sempre più compatibili con l’organismo.

 

Negli anni immediatamente successivi ai suoi esordi, la mastoplastica additiva era un intervento richiestissimo, ma “non per tutti” a causa dei costi elevati. Al giorno d’oggi, invece, esso è molto più accessibile nonché più sicuro per la salute. I rischi correlati ad un intervento di mastoplastica additiva sono infatti molto diminuiti rispetto al passato. Va tenuto però in considerazione il fatto che si tratta pur sempre di un intervento invasivo che prevede l’inserimento nell’organismo di un corpo estraneo, la protesi.

 

Se inizialmente la mastoplastica additiva era riconducibile principalmente al desiderio estetico di apparire più femminili e dall’aspetto più voluttuoso, col passare degli anni ed il perfezionamento delle tecniche operatorie, nonché dell’alto livello raggiunto nella realizzazione delle protesi di nuova generazione, attualmente essa risulta essere un validissimo aiuto in quei casi chirurgici che necessitano del ripristino della mammella ad esempio in seguito ad una mastectomia.

 

 

Dal punto di vista tecnico, vi sono varie modalità di inserimento della protesi mammaria:

  • praticando un’incisione in zona periareolare, che però comporta il taglio di parte dei dotti galattofori e non consente l’inserimento di protesi di grandi dimensioni;

  • intervenendo attraverso il solco sottomammario, molto più agevole e meno compromettente per la ghiandola mammaria. Per tutta una serie di ragioni risulta essere quella maggiormente scelta dai professionisti del settore;

  • mediante l’accesso ascellare, tecnica diffusasi negli ultimi anni per ridurre al minimo la presenza di cicatrici, benché il cavo ascellare non cicatrizzi benissimo a casa della presenza dei bulbi piliferi.

Il Dott. Raffaele Rauso a Napoli effettua interventi di mastoplastica additiva in piena sicurezza e con materiali di altissima qualità.

Valutazioni pre-visita con videochiamata

Date le numerose richieste da ogni parte d’Italia e d’Europa, a partire da Settembre sarà possibile prenotare una valutazione pre-visita con videochiamata.

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