Quando si parla di mastopessi si parla anche di lifting del seno.
L’operazione è indicata nei casi di ptosi mammaria di grado II e III, in presenta dunque di una evidente ed eccessiva lassità del sistema sospensore delle ghiandole mammarie (i legamenti del Cooper).
Data la prevedibile variabilità dei gradi e dell’elasticità cutanea mammaria, il lifting del seno può essere condotta ricorrendo a diverse tecniche di incisione: periareolare o mastopessi sec. Benelli (cicatrice peri-areolare per l’asportazione ad anello del tessuto in eccedenza con necessaria introduzione di protesi anatomica), con cicatrice verticale e con cicatrice ad ancora o a T rovesciata. Contrariamente ad una mastoplastica additiva dunque, l’operazione prevede un numero maggiore di incisioni e quindi di successive suture per garantire un aspetto naturale e armonico. Ciò genera particolari preoccupazioni per le paziente che temono spesso, una evidente presenza delle cicatrici anche dopo mesi della mastopessi.
A tal proposito, per superare il limite della paura, è importante sottolineare quanto l’intervento sia utile ai fini estetici, sostituendo seni poco tonici, cadenti e “allungati”con seni conici, alti e naturali. Inoltre c’è da aggiungere che le cicatrici, col tempo, saranno quasi impercettibili e, se ancora particolarmente evidenti, potranno essere trattate con specifici trattamenti laser.
Tuttavia, è bene ricordare che in caso di associazione al lifting mammario di inserimento di protesi in silicone, le cicatrici potrebbero generare qualche evidente problema. Pur garantendo un ulteriore “risollevamento” dei seni, le protesi, possono produrre, se di volume impropriamente elevato, un espansione tissutale, con conseguenza tensione innaturale delle cicatrici che potrebbero evolversi in forma evidentemente antiestetica. L’inserimento di protesi anatomiche dovrebbe infatti essere prevista solo in casi selezionati per i quali non vi saranno conseguenze negative sugli esiti cicatriziali ma solo riscontri positivi.
Per ulteriori informazioni sull’operazione di mastopessi, potrete rivolgervi allo stimato Dott. Raffaele Rauso a Napoli.