La deformazione congenita meglio conosciuta col nome di “labbro leporino” è piuttosto diffusa, ma fortunatamente risolvibile grazie ad una serie di interventi di chirurgia plastica. Non si ha certezza circa le cause che determinerebbero tale difetto, ma si ipotizza che l’assunzione di alcuni farmaci durante la gravidanza o l’insorgere di malattie durante la gestazione possano determinare tale affezione. Ne soffre circa un individuo su 800, sebbene l’incidenza differisca per razza (l’Asia è il continente maggiormente colpito, mentre l’Africa quello col minor numero di casi).
Se la labiopalatoschisi è percepito come un dramma in un contesto qual’è ad esempio quello della realtà italiana, proviamo ad immaginare cosa possa significare dover affrontare un’emergenza del genere in un paese dove a stento si riesce ad usufruire di acqua potabile. I paesi in via di sviluppo, infatti, sono spesso meta di intere équipe di volontari che si occupando di restituire il sorriso ai bambini affetti da tale difetto congenito. Assieme al sorriso essi ripristinano anche la funzionalità alimentare e linguistica in modo da creare le condizioni di vita alle quali ognuno dovrebbe ambire.
Il Dott. Raffaele Rauso opera a Napoli e come volontario nei paesi in via di sviluppo per curare i soggetti affetti da labiopalatoschisi.