Chirurgo plastico Napoli: Prof. Raffaele Rauso vi da il benvenuto.

Propriamente dall’etimo“To fill”, in italiano “riempire”, il filler si presentano come sostanze da iniettare in punti specifici del volto per favorirne un ripristino dei volumi e donare così nuove proiezioni ai tessuti facciali, un aspetto più armonico e naturale, laddove il tempo e quindi l’invecchiamento cutaneo iniziano a generare una perdita di tonicità.

Con i filler è infatti possibile trattare diverse zone del volto, ottenendo un aspetto più compatto e dai giusti volumi. In particolare, i filler sono perfetti per la ridefinizione degli zigomi, per riempire i solchi naso-geniene, volumizzare le labbra, correggere le occhiaie in alcuni casi e non solo.

Tra i filler più amati dai fans del ritocco, ritroviamo innanzitutto l’acido ialuronico. Questa sostanza è già ampiamente nota al nostro organismo, in quanto una componente importante dei tessuti connettivi, della pelle che gli dona turgore e freschezza. L’organismo umano produce naturalmente questa sostanza ma con il passare del tempo, le sue quantità si riducono inevitabilmente generando così la comparsa dei piccoli e grandi inestetismi cutanei. L’utilizzo di filler a base di acido ialuronico in forma linkata (più molecole legate tra loro per prolungarne l’efficacia) consente di garantire una perfetta idratazione e turgidità della pelle, svolgendo una funzione riempitiva.

Oltre l’acido ialuronico, negli ultimi anni un’altra sostanza ha acquisito un ruolo importante nei trattamenti di filler: l’ idrossiapatite calcica. Questa sostanza è un minerale naturalmente presente nelle nostra struttura ossea e nei denti, con potenzialità di espansività tridimensionale addirittura superiori all’acido ialuronico. Risalendo a circa 30 anni fa, l’utilizzo dell’idrossiapatite calcica è di formulazione piuttosto recente rispetto alle sostanze già note,

Per i tempi di permanenza dei risultati, l’acido ialuronico ha durata media di circa 6 mesi con possibilità di utilizzare il prodotto con un linkaggio più alto e aumentarne la permanenza fino a 18 mesi. Per l’idrossiapatite calcica, data la lenta predisposizione dell’organismo umano al suo riassorbimento, garantisce una risultato soddisfacente oscillante dai 16-18 mesi.

Per scegliere il vostro trattamento con filler rivolgetevi a Napoli al Dott. Raffaele Rauso.

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