Che si tratti di otoplastica ricostruttiva o correttiva, è sempre importante preoccuparsi di seguire con cura le indicazione prescritte dal chirurgo per la fase successiva all’operazione. Garantire una buona guarigione dei punti di sutura è fondamentale per la buona riuscita dell’otoplastica, perciò bando alla superficialità! Inoltre, che si tratti di adulti o bambini, per tutti i pazienti sono previste le stesse cure post-operatorie e le stesse medicazioni.
Nella norma, al termine dell’operazione è prevista una particolare medicazione protettiva con forma “a turbante” che il paziente deve indossare per una settimana. Tuttavia, oggi è possibile ridurre i tempi di permanenza della fasciatura, grazie ad una medicazione alternativa che al termine dell’otoplastica è suturata direttamente alle orecchie favorendo un recupero post-operatorio più veloce. Consente infatti di ridurre i tempi di utilizzo del turbante alle sole 48 ore. Inoltre con questa medicazione, si dimezzano i tempi di permanenza della successiva fasciatura simile ad una fascia da tennista da 24 ore su 24 all’utilizzo nelle sole ore notturne.
Si raccomanda inoltre l’assunzione dei farmaci prescritti dal chirurgo per ridurre l’eventuale dolore e il rischio di infezioni. Il gonfiore e gli edemi possibilmente riscontrabili dopo l’otoplastica, nella parte inferiore del viso e intorno alle orecchie, sono destinate al riassorbimento in qualche giorno. Dopo un breve periodo di raccomandato riposo, il paziente, adulto o bambino che sia, potrà riprendere tranquillamente la vita di tutti i giorni e le attività più o meno impegnative desiderate.
Per ulteriori informazioni sull’otoplastica e se intenzionati a sottoporvi all’operazione potrete recarvi presso lo studio del Dott. Raffaele Rauso a Napoli.