Avete notato alla velocità con la quale si realizzano progetti, viaggi, connessioni ed eventi? Negli anni 80 abbiamo assistito al boom dei fast food, grazie ai quali orde di giovani (e non) avevano accesso a pasti all’americana in meno di 5 minuti. Da allora tutto si è velocizzato in maniera esponenziale: a partire dai treni ad alta velocità agli aerei supersonici, ciò che maggiormente ha acquistato rapidità è la capacità di connettersi col mondo intero grazie alle reti internet. Questa velocità consente di comunicare in tempo reale da un capo all’altro del mondo a costi irrisori.
La parola d’ordine del terzo millennio è quindi fast, veloce. Questo trend ha coinvolto molti settori della vita e della società e tra questi possiamo annoverare la chirurgia estetica.
Grazie alla ricerca scientifica e allo sviluppo di nuove tecnologie, sempre più avanzate, questa branca della chirurgia è stata interessata da cambiamenti radicali. Sebbene sia un ambito dove è il chirurgo a determinare il buon esito dell’intervento, si può sostenere con poco margine di errore che nell’ultimo decennio i tempi di degenza post-operatoria si sono ridotti a una manciata di ore.
Cosa ha determinato questa velocizzazione nel post-operatorio di alcuni interventi di chirurgia estetica? Sicuramente la componente principale che consente ad un paziente di riprendere le sue funzionalità in breve tempo è il tipo di anestesia praticata. Dall’esclusivo ricorso all’anestesia generale dei decenni passati, si è gradualmente passati ai vari tipi di anestesia loco-regionale magari associati a sedazione. Questo tipo di sistema consente al paziente un recupero in tempi brevissimi.
Abolito, quindi il ricovero, i pazienti sono generalmente in grado di tornare a casa mediamente nell’arco delle due/tre ore successive all’intervento. Quali sono allora gli interventi che possono definirsi fast? Si tratta di tutte quelle pratiche invasive o semi-invasive che non necessitano di anestesia generale. Tra queste, e solo per elencarne alcune, la rinoplastica estetica, la mastoplastica additiva, la labioplastica, la mastopessi e liposuzione/liposcultura. Ovviamente, sarà sempre il chirurgo, coadiuvato dalla sua équipe, a valutare che tipo di anestesia praticare, a seconda dell’entità dell’intervento.
Il Dott. Raffaele Rauso a Napoli opera da anni con professionalità per rendervi più belle, subito.