Sudare fa bene, non c’è dubbio. E’ un aiuto importante per l’organismo al fine di eliminare tossine in maniera naturale, ma quando la sudorazione è eccessiva, parliamo di iperidrosi, una patologia che può avere effetti negativi sul benessere psicologico di chi ne è affetto e può condizionare la vita sociale, affettiva e professionale.
L’iperidrosi può essere un disturbo generalizzato o può colpire alcune aree del corpo, specialmente le ascelle, le mani e i piedi ed può derivare da patologie come l’ipertiroidismo, l’obesità o la menopausa o da fattori genetici e metabolici. L’ansia e lo stress giocano un ruolo importante nell’aumento della sudorazione in soggetti predisposti, cosi come il caldo e l’umidità degli ambienti.
Coloro che soffrono di iperidrosi, vengono incoraggiati a provare trattamenti topici di vario tipo e a seguire consigli alimentari per arginare la problematica, ma la soluzione che dà ottimi risultati in termini di diminuzione della sudorazione localizzata, è la terapia con tossina botulinica.
Si tratta di una procedura di medicina estetica che consiste nell’infiltrare il botulino, una delle sostanze più famose al mondo per combattere gli inestetismi del viso legati all’invecchiamento, nella zona colpita da iperidrosi. Il chirurgo estetico sottopone il paziente a micro iniezioni in punti ben precisi, prestando particolarmente attenzione a gestire quantità della sostanza e modalità di infiltrazione, per andare a “bloccare” gli impulsi nervosi che sono collegati alla produzione di sudore.
Il trattamento a base di botulino per l’iperidrosi va effettuato solo da un professionista esperto e può risultare fastidioso per il paziente per via delle iniezioni in zone delicate del corpo, ma i risultati sono soddisfacenti e permettono una notevole riduzione del sudore per circa 6 mesi. Combattere l’iperidrosi, vuol dire risolvere un problema che può diventare invalidante anche dal punto di vista professionale. Si pensi ad esempio a chi soffre di eccessiva sudorazione alle mani e debba manipolare macchinari o prodotti particolari che non possono essere “bagnati”, o chi invece ha un lavoro che lo porta a incontrare molta gente e a stringere le mani a clienti e fornitori.
Nella vita sociale, inoltre, l’eccessiva sudorazione di mani e ascelle condiziona il rapporto con gli altri, per la tendenza a nascondersi e a evitare contatti fisici diretti. Quelli appena citati sono esempi di come l’iperidrosi possa incidere negativamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto e proprio per questo, il trattamento con botulino è diventata la soluzione più richiesta e apprezzata senza ricorrere a un intervento chirurgico di asportazione delle ghiandole sudoripare.
Per un trattamento per l’iperidrosi con impiego di tossina botulinica, il professor Raffaele Rauso esperto chirurgo plastico e medico estetico, riceve i suoi pazienti a Napoli.